Un’occasione per conoscere l’infinito che ci abita
C’è un’intima magia nel guardare dentro un forno, un gesto quotidiano che Fulvio Morella ha saputo trasformare in arte. Il 10 e l’11 ottobre, le sue opere saranno protagoniste della mostra “InOltre” al Palazzo Castellani, Cramum e Gaggenau portano questa visione nel cuore del capoluogo veneto in occasione di ArtVerona. Dalla finestra del nuovo forno Expressive si spalanca un microcosmo: calore che avvolge, pane che lievita, pensiero che prende forma e si innalza, impreziosito dal celebre Braille Stellato, ideato dall’artista nel 2022.

Come sottolinea il curatore Sabino Maria Frassà: «InOltre non è soltanto il titolo della mostra, ma un invito a superare i confini del visibile e inoltrarsi nella dimensione interiore, dove arte, simbolo e pensiero si intrecciano in un’esperienza sensoriale e trasformativa. Fulvio Morella crea un percorso immersivo in cui il suo Braille stellato trasforma il linguaggio della disabilità in uno strumento poetico e narrativo. Il pensiero del Bauhaus è il perno concettuale, perché, come scriveva Paul Klee, “l’arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non sempre lo è.” Seguendo questa visione, Morella fonde estetica, funzione e accessibilità in opere che non illustrano il mondo ma lo rivelano».
L’esposizione, ospitata nelle eleganti sale del palazzo di Sotheby’s, presenta una selezione di opere tessili di Fulvio Morella, tra cui spicca l’inedito Occhio di stelle, collocato all’interno del forno Expressive. Qui l’artista, reinterpretando Jung, ricama su un cielo notturno il messaggio: «Guardare oltre significa cercare dentro». Negli spazi profondi della coscienza e della percezione personale si apre così una riflessione sull’interiorità e sui paesaggi emotivi e mentali che ci abitano. «Per toccare il cielo con un dito – aggiunge Morella – dobbiamo prima smettere di aver paura di guardare, conoscere e comprendere l’infinito che ciascuno di noi custodisce».
Tra materia, segno e parola, InOltre diventa così più di una mostra: una soglia, un’occasione per riconoscere l’infinito che ci abita.