Microsoft: 50 anni del gigante, tra successi e scivoloni

Poche aziende al mondo possono dire di aver non solo cavalcato, ma in gran parte definito, la rivoluzione digitale degli ultimi cinquant’anni. Microsoft, il colosso fondato ad Albuquerque nel 1975 e oggi con quartier generale a Redmond, è senza dubbio una di queste. Arrivata al traguardo del mezzo secolo ripercorrere la sua storia significa leggere le pagine fondamentali dell’informatica moderna, quella che è passata dai garage degli hobbisti ai palmi delle nostre mani.

Dagli albori all’impero del software

Bill Gates e Paul Allen, fondatori di Microsoft, ritratti in una foto in bianco e nero
Bill Gates e Paul Allen

Tutto iniziò con due giovani appassionati, Bill Gates e Paul Allen, che videro un’opportunità nell’emergente mercato dei personal computer. La loro intuizione, per niente scontata, fu quella di creare software per queste nuove macchine. Il primo grande colpo fu lo sviluppo di un interprete BASIC per l’Altair 8800, uno dei primi microcomputer. Ma la vera svolta arrivò all’inizio degli anni ’80 con l’accordo siglato con IBM: Microsoft fornì il sistema operativo MS-DOS per il primo PC IBM. Fu una mossa strategica magistrale: invece di vendere il software in esclusiva, Microsoft mantenne i diritti per licenziarlo ad altri produttori di hardware. Questo aprì le porte a un dominio che si sarebbe consolidato negli anni successivi con il lancio di Windows, l’interfaccia grafica che rese il PC accessibile alle masse, e della suite Office, diventata lo standard de facto per la produttività d’ufficio. Gli anni ’90 e i primi 2000 videro Microsoft consolidare la sua posizione dominante, non senza controversie e battaglie legali sull’antitrust, specialmente legate all’integrazione del browser Internet Explorer in Windows.

Il visionario dietro il colosso: Bill Gates

Impossibile parlare di Microsoft senza dedicare un pensiero al suo co-fondatore più iconico: Bill Gates. Figura complessa, a tratti controversa, Gates è stato l’anima strategica e commerciale dell’azienda per decenni. Dotato di un’intelligenza acuta e di un fiuto per gli affari senza pari, ha guidato Microsoft con una determinazione feroce, imponendo la visione di “un computer su ogni scrivania e in ogni casa, con software Microsoft”. La sua leadership, a volte descritta come spietata nella competizione, è stata cruciale nel trasformare una piccola startup in un impero globale. Dopo aver lasciato il ruolo di CEO nel 2000 e progressivamente ridotto il suo coinvolgimento operativo, Gates si è dedicato a tempo pieno alla filantropia attraverso la Bill & Melinda Gates Foundation, diventando una delle figure più influenti al mondo nella lotta alle malattie e alla povertà, iniziando una “seconda vita” altrettanto impattante.

L’universo Microsoft oggi: oltre Windows e Office

Pensare a Microsoft oggi solo come all’azienda di Windows e Office sarebbe riduttivo. Sotto la guida di Satya Nadella, CEO dal 2014, l’azienda ha vissuto una profonda trasformazione, abbracciando il cloud, l’intelligenza artificiale e i servizi. L’universo Microsoft attuale è vasto ed eterogeneo:

  • Azure: La piattaforma cloud è diventata il cuore pulsante della strategia aziendale, competendo testa a testa con Amazon AWS e Google Cloud.
  • Xbox: Nel mondo del gaming, Xbox è un brand consolidato, con console potenti, un vasto ecosistema di giochi e il servizio in abbonamento Game Pass, spesso definito il “Netflix dei videogiochi”.
  • Surface: La linea di dispositivi hardware (tablet ibridi, laptop, all-in-one) mostra la capacità di Microsoft di innovare anche nel design e nell’integrazione tra software e hardware.
  • LinkedIn: L’acquisizione del social network professionale ha ampliato l’influenza di Microsoft nel mondo del lavoro e dei dati.
  • Intelligenza Artificiale: Gli investimenti massicci in AI, culminati nella partnership strategica con OpenAI (creatori di ChatGPT), posizionano Microsoft all’avanguardia nella tecnologia che sta definendo il futuro.

Un successo clamoroso: Windows 95

Se si deve scegliere un prodotto simbolo del successo travolgente di Microsoft, Windows 95 è un candidato eccellente. Lanciato con una campagna di marketing senza precedenti (persino i Rolling Stones furono coinvolti con la canzone “Start Me Up”), questo sistema operativo introdusse elementi iconici come il menu Start e la barra delle applicazioni, rendendo il PC incredibilmente più intuitivo e accessibile per l’utente medio. Fu un fenomeno culturale e commerciale che cementò il dominio di Microsoft sui desktop per gli anni a venire, portando l’informatica personale nelle case e negli uffici di milioni di persone in tutto il mondo.

Un “Epic Fail“: Il tramonto di Windows Phone

Non tutta la storia di Microsoft è lastricata d’oro. Un esempio emblematico di fallimento strategico è stato il tentativo di conquistare il mercato degli smartphone con Windows Phone (e i suoi predecessori Windows Mobile). Nonostante un’interfaccia utente innovativa (le “live tiles”) e il sostegno di partner come Nokia (poi acquisita e successivamente ceduta), Microsoft entrò in ritardo in un mercato già dominato da iOS di Apple e Android di Google. Il principale tallone d’Achille fu la cronica mancanza di app rispetto alle piattaforme concorrenti (il cosiddetto “app gap”). Gli sviluppatori erano restii a investire su un ecosistema con una base utenti limitata, e gli utenti erano restii a scegliere una piattaforma senza le loro app preferite. Un circolo vizioso che portò Microsoft, dopo anni di tentativi e miliardi investiti, ad abbandonare definitivamente le proprie ambizioni nel settore mobile nel 2017. Un “epic fail” che dimostra come anche i giganti possano sbagliare valutazione strategica.

Verso il futuro

Oggi Microsoft è un’azienda profondamente diversa da quella degli esordi, ma ancora incredibilmente influente. Ha dimostrato una notevole capacità di adattamento, passando da un modello basato sulla vendita di licenze software a uno focalizzato su cloud, abbonamenti e intelligenza artificiale. Le sfide non mancano, dalla competizione sempre accesa alla regolamentazione crescente del settore tech, ma mentre si avvicina al suo cinquantesimo compleanno, Microsoft rimane un protagonista indiscusso, la cui storia continua a intrecciarsi in modo indissolubile con quella dell’innovazione tecnologica globale.

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